Razionale
La prevalenza e l’incidenza della demenza risultano in costante crescita come già era stato previsto dagli studi epidemiologici degli ultimi anni ‘90.
Allo stato attuale sono stati fatti molti passi avanti nella comprensione dei probabili meccanismi patogenetici, ma non si è ancora giunti ad una conoscenza a tutto tondo della malattia così che le prospettive terapeutiche sono ancora tragicamente ancorate a molecole messe a punto più di due decenni fa.
Anche in termini di accuratezza diagnostica si è assistito al fiorire di numerosi gruppi di consenso che hanno identificato criteri molto più dettagliati rispetto a quelli stilati negli anni ottanta anche grazie allo sviluppo di nuove tecniche di ricerca (PET con traccianti per l’amiloide, marker liquorali di malattia, tipologie particolari di risonanza magnetica).
È tuttavia comune nella realtà medica, specialmente negli stadi meno precoci di malattia, la presenza di quadri “misti” (specialmente nel soggetto molto anziano dove è ancora più accentuata la comorbilità) e la conseguente difficoltà nel trovare quadri clinici e neuropatologici perfettamente corrispondenti ad un determinato prototipo.
Altra constatazione importante è che la fase iniziale della malattia, caratterizzata dalla sola presenza di lesioni istologiche, precede verosimilmente di molto tempo la presentazione clinica e che l’esordio stesso della malattia è caratterizzato, nelle sue fasi molto precoci, da sintomi sfumati che vengono quasi sempre riconosciuti come tali solo a posteriori, quando il quadro clinico si è manifestato in modo chiaro e conclamato.
È sulla base di queste considerazioni che la comunità medico-scientifica è chiamata all’impegno di una diagnosi quanto più precoce possibile della malattia, da un lato per poter prevenire disabilità ed abbattere i costi sociali e dall’altro per poter comprendere i meccanismi patogenetici responsabili della degenerazione neuronale al fine di trovare nuove strategie terapeutiche.
Tutto questo, nell’epoca dei grandi numeri e dei grandi studi multicentrici, può essere affrontato solo se il mondo scientifico sarà stabilmente coeso nella ricerca e nella condivisione dei dati raccolti avendo come obiettivo comune la lotta alla demenza, alla disabilità che ne consegue e la promozione dell’invecchiamento in salute.
Obiettivi
Il Progetto ReGAl, nato nel 2000, aveva come obiettivo quello di attivare in ogni regione Centri Geriatrici Esperti, definiti sulla base di standard funzionali e organizzativi che garantissero, su tutto il territorio nazionale, una idonea qualità di valutazione e di assistenza agli anziani con problematiche cognitivo-comportamentali.
Ciò fu reso possibile all’epoca uniformando la metodologia di approccio al paziente mediante l’utilizzo di una cartella clinicastrutturata secondo i principi della valutazione multidimensionale. Essa delineava il percorso da seguire per la diagnosi e la stadiazione della demenza, definiva il livello di disabilità e le condizioni sociali del paziente, individuava i bisogni assistenziali nonché l´impatto che la malattia aveva sulla famiglia e sul caregiver.
La prima cartella ReGAl era uno strumento informatizzato che, mediante l’istallazione di un programma sul PC, consentiva l´inserimento ed il collegamento in rete dei vari Centri, portando alla creazione di una banca dati nazionale sulla demenza nell’anziano, utilizzabile per comuni progetti di ricerca scientifica.
Negli ultimi quindici anni si è assistito ad un progresso tecnologico talmente rapido da far emergere la necessità di un rinnovo dello strumento. Con l’incalzante informatizzazione del settore sanitario, infatti, gli strumenti utilizzati fino a pochi anni fa hanno acquisito un aspetto obsoleto e poco maneggevole rispetto alle nuove tecnologie sempre più “smart and touch”.
È per questo che la cartella ReGAl è stata riletta e ripensata in una nuova versione 2.0, più vicina ai modelli informatici attuali con possibilità di accesso tramite web, visualizzabile da qualsiasi PC dei diversi Centri e suscettibile di costanti aggiornamenti sulla situazione clinica del paziente. Dal semplice strumento di “raccolta e contenitore di dati” si è passati ad una vera e propria “cartella clinica informatizzata del paziente”, grazie alla creazione di uno strumento semplicemente fruibile e di rapida consultazione.
Il Progetto ReGAl 2.0 si propone, pertanto, come uno strumento informatico che mira, da un lato, ad un’accurata conoscenza del singolo paziente (e come tale usufruibile anche dai Centri Territoriali per la Valutazione delle Demenze) e, dall’altro, alla raccolta di dati demografici e strumentali (utili sul piano della ricerca da parte di Centri Universitari o Specialistici).
Gli obiettivi finali sono:
- Avere a disposizione un unico strumento per l’approccio multidimensionale al paziente con deterioramento cognitivo mediante l’utilizzo di schede, validate e condivise dalla Comunità Scientifica attuale, di valutazione funzionale, cognitiva, sociale e di approfondimento diagnostico
- Coinvolgimento di più figure professionali dedicate alla cura del soggetto con demenza per condividere le specifiche conoscenze ed ottimizzare gli interventi di cura
- Creazione di un unico “profilo informatizzato” del paziente visualizzabile da più postazioni dello stesso Centro diagnostico, ad esempio per ottimizzare i tempi di valutazione
- Creazione di un grande dataset dal quale estrarre dati a scopo di ricerca ed utile per una rapida selezione di soggetti candidabili a studi clinici
- Condivisione delle conoscenze e delle metodiche di ricerca per poter uniformare i criteri diagnostici e possibilmente garantire, nel prossimo futuro, possibilità di cura al malato di demenza
La cartella Regal
La cartella è composta da diverse schede:
- Anagrafica che raccoglie le informazioni relative al paziente e che necessita di compilazione solo al primo inserimento
Demografica che dà notizie relative allo stato sociale del soggetto e che può essere aggiornata in qualsiasi momento - Anamnesi fisiologica
- Anamnesi familiare con particolare attenzione a patologie neurodegenerative, psichiatriche o metaboliche
- Anamnesi patologica del paziente basata sui criteri diagnostici ICD-10 e modificabile in qualsiasi momento
- Anamnesi farmacologica secondo codici ATC
- Esame obiettivo strutturato con menu a scelta multipla per una rapida ed univoca compilazione
- Esami di laboratorio sia di routine che più specialistici (liquor, analisi genetiche)
- Esami strumentali di neuroimaging
- Esame cognitivo, un campo liberamente compilabile in cui annotare la valutazione neuropsicologica o descrivere ed aggiornare il quadro patologico
- Test neuropsicologici di screening
- Test neuropsicologici di base per la valutazione delle diverse funzioni cognitive
- Test di approfondimento diagnostico ancillari a quelli di base
- Test di performance fisica e dati antropometrici
- Anagrafica del Caregiver;
- Test di valutazione dello stress del Caregiver;
- Diagnosi di malattia secondo i principali criteri diagnostici ai quali si potrà accedere mediante appositi collegamenti.
I singoli campi sono compilabili per intero o parzialmente in base alla comune pratica clinica del Centro. I dati inseriti vengono in parte riportati in una sinossi stampabile che può essere allegata alle cartelle cartacee del Centro o consegnata al paziente stesso per monitorizzare la sua condizione nel tempo anche se affluisse in Centri diversi da quello iniziale. I dati raccolti confluiscono, infine, in forma anonima in un unico dataset dal quale è possibile estrapolare in maniera selettiva le informazioni necessarie per condurre un determinato studio clinico o partecipare a studi multicentrici internazionali.
È possibile, per tutti i Soci SIGG, accedere ed utilizzare la cartella compilando il modulo allegato; verranno assegnati ad ogni Centro un username ed una password collegandosi al seguente sito web: http://www.regalproject.it
Per avere maggiori informazioni sul progetto info@regalproject.it
Per il supporto tecnico: support@regalproject.it
Regolamento
- E´ costituito, secondo lo Statuto della Societá Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), il Comitato Scientifico del Progetto ReGAl 2.0.
- Il Comitato, nel rispetto delle finalità associative, di tutte le norme statutarie e delle direttive generali impartite dagli organi statutari della SIGG, ha la funzione di gestire il progetto Rete Geriatrica Alzheimer 2.0 (ReGAl 2.0).
- Il Progetto ha l’obiettivo di favorire l’attività di Centri Geriatrici esperti nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi cognitivi e delle demenze nell’anziano mediante l’utilizzazione di una cartella clinica standardizzata online. Il Progetto prevede inoltre la creazione di una banca dati epidemiologica presso la sede SIGG di Firenze, Via G.C. Vanini 5, da mettere a disposizione della comunità scientifica.
- La SIGG è l´esclusiva proprietaria della banca dati ReGAl.
- Il Comitato Scientifico é formato da 11 membri di cui uno con funzione di Coordinatore.
- I membri del Comitato Scientifico ed il Coordinatore sono nominati dal Consiglio Direttivo della SIGG fino a revoca o rinunzia. Il Comitato funziona purché sia in carica almeno la metà dei membri.
- Il Comitato Scientifico si riunisce ordinariamente presso la sede della SIGG, o comunque in Italia, su convocazione del Coordinatore o del Presidente della SIGG, quando egli lo ritenga opportuno o quando gliene facciano richiesta almeno due membri del Comitato.
- La partecipazione al Comitato è gratuita.
- Nella sua attività, il Comitato potrà avvalersi di consulenti estranei con il consenso del Presidente e del Tesoriere della SIGG, con riguardo agli aspetti economici della collaborazione.
- Per l’esercizio delle funzioni indicate nell’art. 3, il Comitato Scientifico ha l’esclusiva titolarità della banca dati nel rispetto delle condizioni seguenti:
- I dati raccolti presso i Centri ReGAL devono essere anonimi.
- Deve essere assicurato che presso i Centri ReGAl siano rispettate le procedure relative al consenso informato degli interessati, che deve includere anche uno specifico riferimento alla ricerca epidemiologica oggetto del presente regolamento.
- Devono essere rispettate tutte le condizioni previste dalla L. n. 675/1996 e successive modificazioni e dall’Autorizzazione generale n. 2/2000 del Garante per la protezione dei dati personali.
- Per l’utilizzazione dei dati globali della banca dati è necessario inoltrare dettagliata richiesta al Comitato Scientifico, che ha il compito di verificarne la congruità così come la sua corretta utilizzazione.
- Qualunque comunicazione e/o pubblicazione effettuata utilizzando la banca dati ReGAl 2.0 necessita del consenso del Comitato Scientifico e deve indicare l’origine dei dati utilizzati.
- Le comunicazioni e/o pubblicazioni prodotte da terzi devono prevedere l’inserimento di almeno 1 membro del Comitato Scientifico o di persona nominata da esso, che parteciperà attivamente. Figureranno come Autori coloro che avranno contribuito alla formulazione della ipotesi originale e/o alla elaborazione dei dati e/o alla stesura del lavoro.
- Tutte le comunicazioni e/o pubblicazioni prodotte utilizzando la banca dati ReGAl 2.0 devono riportare l’elenco dei Centri che hanno partecipato alla sua costituzione.
- La SIGG deve essere sempre citata in qualsiasi comunicazione ai media relativa alle attività ed ai risultati del Progetto ReGAl 2.0.