Alberto Baroni
Nell’antropologia della vecchiaia, cioé nell’antropologia di una popolazione che invecchia, l’attenzione alle grandi trasformazioni che hanno determinato un maggior benessere fisico e sociale, si associa non solo all’allungamento della vita, ma anche ad una “riscoperta del corpo” ed alla “rimozione” della morte quale filo conduttore dell’esistenza.
L’Uomo s’interroga meno sul dopo, sul trascendente, ma si preoccupa tanto della sua salute e della sua vecchiaia; non teme la perdita della vita quanto quella dell’autosufficienza.
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