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Società Italiana di gerontologia e geriatria

La realtà della morte oggi

M.Petrini, F.Caretta, R.Bernabei

Death and dying today

 

 

Elderly, dying care

 

Si potrebbe affermare che la morte é gestita dalla geriatria perché si muore sempre piú anziani e perché si muore soprattutto “per “malattie povere di soddisfazioni”, che diventano sempre piú peculiari del geriatra, “abituato a curare malati sgradevoli” .

Ancora, si ritiene, concretamente, che la geriatria debba parlare della morte perché questa é spesso un evento quotidiano nella pratica professionale del geriatra, oltre che momento inderogabile e talora indifferibile, nel percorso di vita dei pazienti anziani .

In realtá, morire é parte del ciclo di vita di ogni persona. Aiutare un paziente a morire e alleviare il suo dolore, non sottoponendolo a cure non necessarie e non obbligatorie, puó essere coerente con la professione medica, ma anche coerente con la dignitá di ogni persona.

Nella pratica clinica, l’assistenza del morente consiste negli interventi di piú specialisti sul sintomo dolore, e sul sollievo degli altri sintomi (difficoltá respiratorie, cardiache e delle altre funzioni organiche) che possono aggravare il vissuto della malattia; a questo si aggiunge una assistenza infermieristica, psicologica, spirituale, rivolta a rispondere ai molteplici bisogni del paziente in questa fase della vita. Analoga assistenza psicologica e spirituale deve essere dedicata anche alla famiglia, mediante un’opera di supporto, di preparazione alla perdita del congiunto.

 


 

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